SPONDILITE ANCHILOSANTE

Le spondiloartriti sono un gruppo eterogeneo di malattie infiammatorie che colpiscono prevalentmente le articolazioni della schiena e del bacino. In alcune persone possono essere colpite anche le altre articolazioni del corpo, come le spalle, ginocchia, mani e piedi. Differiscono dalle altre malattie che causano artriti in quanto colpiscono zone dove i legamenti ed i tendini si attaccano alle ossa (chiamate entesi). A volte tale sintomi esordiscono in pazienti con altre malattie della pelle (psoriasi), intestino (malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa) o degli occhi (uveite).

Il sintomo principale di queste malattie è rappresentato dal mal di schiena, che di solito è peggiore al mattino al risveglio, e trova giovamento con il movimento. Inoltre a lungo andare, se non adeguatamente curate, portano alla rigidità della colonna vertebrale.

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Le spondiloartriti sono un gruppo eterogeneo di malattie infiammatorie che colpiscono prevalentemente le articolazioni della schiena e del bacino. In alcune persone possono essere colpite anche le altre articolazioni del corpo, come le spalle, ginocchia, mani e piedi. Differiscono dalle altre malattie che causano artriti in quanto colpiscono zone dove i legamenti ed i tendini si attaccano alle ossa (chiamate entesi). A volte tale sintomi esordiscono in pazienti con altre malattie della pelle (psoriasi), intestino (malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa) o degli occhi (uveite).

Il sintomo principale di queste malattie è rappresentato dal mal di schiena, che di solito è peggiore al mattino al risveglio, e trova giovamento con il movimento. Inoltre a lungo andare, se non adeguatamente curate, portano alla rigidità della colonna vertebrale.

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Quando i dolori sono prevalentemente al rachide (schiena) si parla di spondiloartrite assiale. Quando l’infiammazione colpisce prevalentemente le altre articolazioni del corpo si parla di spondiloartrite periferica.

La presentazione clinica capostipite di questo gruppo di malattie è rappresentata dalla spondilite anchilosante, che di solito colpisce i giovani maschi (esordio della malattia all’età di 20 anni circa). Le donne sono raramente colpite (rapporto 9:1 maschi:femmine). Essa è caratterizzata da dolore alla schiena, che evolve in rigidità della stessa se non trattata. E’ una malattia ad esordio insidioso, e frequentemente si impiegano molti anni prima di arrivare alla diagnosi, in quanto poco conosciuta dai non specialisti reumatologi. Esiste una famigliarità per queste malattia, e per tale motivo il reumatologico alcune volte può prescrivere un analisi genetica particolare (tramite semplice prelievo di sangue).

Il ruolo del reumatologo

Fare la diagnosi mediante la raccolta delle notizie cliniche, l’esecuzione di esami del sangue, radiografie della schiena e bacino, ed alcune volte anche tramite l’esecuzione di Risonanza magnetica del bacino. Come già detto, a volte si esegue una ricerca genetica (HLA B27) per una migliore definizione della malattia.

Il trattamento delle spondiloartriti, in particolare della spondilite anchilosante, si basa sulla fisioterapia, necessaria per evitare l’insorgenza della anchilosi (rigidità) delle articolazioni interessate, e sull’impiego di terapia farmacologica. I farmaci di prima scelta sono rappresentati dagli antiinfiammatori non steroidei, che devono essere impiegati per tempi lunghi.

Da oltre 10 anni sono disponibili una nuova classe di farmaci, chiamati farmaci biologici, con somministrazione endovenosa o sottocutanea, molto efficaci nel trattamento del dolore. Tale terapia è gravata da effetti collaterali (come tutti i farmaci in generale) e da un costo elevato, ed è dispensata dal SSN solo in alcune particolari condizioni.