La rizoartrosi è semplicemente un artrosi di una particolare articolazione della mano, che si trova alla base del primo dito, chiamata articolazione trapezio-metacarpale.
Essa è una patologia tipica dell’età adulta ed anziana, anche se ultimamente molti giovani adulti incominciano ad essere affette.
Come tutte le patologie artrosiche, essa è causata da un uso continuo e ripetuto della articolazione coinvolta, a tal punto da creare un accelerato consumo della cartilagine articolare. Pertanto tale patologia è maggiormente presente in persone con attività lavorativa che coinvolge le mani, ma anche in giovani adulti che usano costantemente i propri smartphone con una mano.
La rizoartrosi è semplicemente un artrosi di una particolare articolazione della mano, che si trova alla base del primo dito, chiamata articolazione trapezio-metacarpale.
Essa è una patologia tipica dell’età adulta ed anziana, anche se ultimamente molti giovani adulti incominciano ad essere affette.
Come tutte le patologie artrosiche, essa è causata da un uso continuo e ripetuto della articolazione coinvolta, a tal punto da creare un accelerato consumo della cartilagine articolare. Pertanto tale patologia è maggiormente presente in persone con attività lavorativa che coinvolge le mani, ma anche in giovani adulti che usano costantemente i propri smartphone con una mano.

La fase sintomatica della malattia è dovuta alla presenza di infiammazione, con conseguente dolore.
Il ruolo del reumatologo è quello di fare una corretta diagnosi, escludendo altre patologie infiammatorie che possono colpire l’articolazione trapezio-metacarpale, come l’artrite reumatoide, o patologie dei tendini, come la malattia di De Quervain. In alcuni casi è necessario l’esecuzione di una radiografia della mani, mentre in altri casi il reumatologo può effettuare un ecografia della mano, allo scopo di quantificare l’entità dell’infiammazione.
La terapia è principalmente conservativa, limitando l’uso della mano quando possibile (economia articolare), applicando un tutore semirigido che limita la mobilizzazione dell’articolazione interessata, ed utilizzando brevi cicli di terapia con farmaci antiinfiammatori non steroidei. La terapia fisica, mediante l’applicazione di magnetoterapia, tecarterapia, Laser, o semplicemente l’applicazione di ghiaccio localmente, può essere utile in alcuni casi. In casi selezionati sono utili le infiltrazioni articolari a base di cortisone da solo od in aggiunta a farmaci a base di acido ialuronico, allo scopo di ridurre l’infiammazione e l’attrito all’interno dell’articolazione.
Quanto la terapia è risultata inefficace, deve essere consultato un chirurgo della mano per intervenire chirurgicamente sulla articolazione sintomatica.