La fibromialgia è una malattia molto comune che provoca dolori diffusi a tutto il corpo, oltre ad altri sintomi.
E’ presente in circa il 3% della popolazione (affetti circa un milione e mezzo di Italiani), colpisce prevalentemente il sesso femminile, con esordio verso la mezza età.
Altri sintomi presenti sono:
– Aumentata sensibilità a stimoli dolorosi
– Stanchezza estrema
– Alterazioni del sonno (insonnia, o sonno notturno poco riposante)
– Problemi di memoria o di concentrazione
– Depressione o ansia
– Cefalea muscolo-tensiva
– Colon irritabile
– Cistiti recidivanti con dolore pelvico
La fibromialgia è una malattia molto comune che provoca dolori diffusi a tutto il corpo, oltre ad altri sintomi.
E’ presente in circa il 3% della popolazione (affetti circa un milione e mezzo di Italiani), colpisce prevalentemente il sesso femminile, con esordio verso la mezza età.
<strong>Altri sintomi presenti sono:</strong>
– Aumentata sensibilità a stimoli dolorosi
– Stanchezza estrema
– Alterazioni del sonno (insonnia, o sonno notturno poco riposante)
– Problemi di memoria o di concentrazione
– Depressione o ansia
– Cefalea muscolo-tensiva
– Colon irritabile
– Cistiti recidivanti con dolore pelvico
I sintomi della fibromialgia variano da persona a persona, e si possono modificare d’intensità anche ciclicamente nel corso dell’anno. La condizione di stresso frequentemente peggiora i sintomi.
Figura: Zone dove può essere presente il dolore nella fibromialgia
Che cosa causa la fibromialgia?
Non sono noti i fattori che causano la fibromialgia. Essi possono essere diversi in pazienti differenti. La fibromialgia può avere un carattere di famigliarità. E possibile che ci possa essere una predisposizione genetica, ma i geni da soli non fanno avere la fibromialgia.
Ci sono sicuramente dei fattori scatenanti, che possono essere sia di tipo meccanico (trauma), che fisici (stress fisici) che infiammatori (artrite od altre malattie infiammatorie). Stress psichici sono anch’esso un fattore scatenante la fibromialgia. Come conseguenza di ciò il cervello diventa più sensibile a tutti gli stimoli fisici ed ambientali, con la conseguente comparsa di dolore anche per stimoli che normalmente sono innocqui per la maggior parte delle altre persone.
Come si fa diagnosi di fibromialgia?
Il medico sospetta la fibromialgia in base ai sintomi. Prima di pronunciare una diagnosi, è necessario una visita medica per la ricerca di punti particolarmente dolente, tipici della malattia, che se non sempre sono presenti. La visita medica serve anche per escludere altre malattie che possono dare dolore muscolare intenso.
Non ci sono esami di laboratorio o strumentali diagnostici. Anzi, molte volte il paziente ha eseguito numerosi esami, sempre negativi (nella norma). In alcuni casi il medico richiede degli esami, giusto per escludere altre cause di dolore muscolare.
Alcune volte la fibromialgia può accompagnare alcune malattie infiammatorie, confondendo i sintomi ed accentuando i fastidi.
Come si cura la fibromialgia?
Non c’è una cura per la fibromialgia. Comunque i sintomi possono essere attenuati sia con terapia farmacologica, che terapia non farmacologica. Nella maggior parte dei casi sara necessario entrambi i trattamenti.
Terapia non farmacologica: Studi hanno dimostrato che la terapia non farmacologia è quella più efficace nei pazienti con fibromialgia, e dovrebbe essere sempre attuata in prima battuta. Consiste in praticare attività fisica aerobica (nuoto per tre volte alla settimana, oppure camminata veloce per 20 minuti quattro volte alla settimana). Altrettanto efficace risultano l’applicazione di massaggi, in particolare in quei pazienti che hanno un dolore muscolare localizzato. Quasi tutti i pazienti con fibromialgia trovano beneficio dall’applicazione di fonte di calore (borsa dell’acqua calda nel dolore localizzato, un bagno con acqua calda per quelli con dolore diffuso). Anche attività come la Yoga o Tai Chi sono stati dimostrati efficaci nel ridurre il dolore muscolare.
In alcuni casi, anche terapia con agopuntura, massaggio chiropratico hanno ottenuto beneficio, anche se non esistono studi che dimostrano l’utilità nei maggior parte dei pazienti. Comunque tale pratiche non causano effetti avversi, e possono essere praticati se il paziente ha tratto beneficio.
Terapia farmacologica: Al momento attuale non ci sono farmaci approvati dall’EMA (ente regolatore europeo) per la fibromialgia. Negli stati Uniti la DULOXETINA ed il PREGABALIN hanno ottenuto l’approvazione, in quanto è stato dimostrato l’efficacia di tali farmaci in alcuni pazienti con fibromialgia. In alcuni casi selezionati possono essere utilizzati anche altri farmaci antidepressivi. Sono tutti farmaci che possono avere effetti collaterali, e pertanto devono essere prescritti solo dopo una visita specialistica.
L’uso di oppiacei nella fibromialgia non è raccomandato, in quanto inefficaci. In alcuni casi si è osservato l’abbassamento della soglia del dolore, con incremento della sintomatologia dolorosa muscolo-tendinea.
Nei pazienti con insonnia non è raccomandato l’uso di benzodiazepine o farmaci ipnotici, che abitualmente vengono utilizzati dalle persone senza fibromialgia. In tal caso il medico può prescrivere uno dei vecchi antidepressivi, che oltre ad avere azione sul dolore, riesce a regolarizzare od indurre il sonno.
Vivere con la fibromialgia
Le persone con fibromialgia devono imparare ad adottare un adeguato stile di vita, oltre alla terapia fisica e farmacologia, per ridurre al massimo i fastidi e dolori muscolari.
Alcuni consigli pratici
E’ necessario ritagliarsi momenti per rilassarsi ogni giorno. Esercizi di respirazione e meditazione possono ridurre enormemente i sintomi.
Adottare un ritmo sonno-veglia regolare. Necessario andare a dormire e svegliarsi ad orari possibilmente regolari. E’ necessario dormire un tempo adeguato, per poter consentire ai muscoli di rilassarsi. Evitare l’uso di caffeina e nicotina che sono degli stimolanti e riducono la qualità del sonno. Pertanto i pazienti con fibromialgia dovrebbero limitare l’assunzione di caffe solo al mattino, e smettere di fumare.
Fare attività fisica. L’attività fisica è fondamentale nei pazienti con fibromialgia. All’inizio potrebbe risultare effettivamente difficile, in quanto aumenta il dolore muscolare. Per tale motivo tale attività dovrebbe essere iniziata gradualmente, incrementando progressivamente l’entità dell’esercizio.
Documentarsi. La conoscenza della malattia aiuta sempre nella gestione dei sintomi. Ci sono associazioni dei malati che possono sicuramente aiutare in tal senso.
Guardare avanti, non indietro. Chiedersi sempre che cosa si può fare per ridurre i sintomi, e non lamentarsi che non si può fare niente visto la presenza del dolore.
Il ruolo del reumatologo
I pazienti con fibromialgia non hanno infiammazione, e pertanto non ci sono danni alle articolazioni, muscoli od altri organi, nonostante l’intensa sintomatologia dolorosa. Il ruolo del reumatologo è quello di fare la diagnosi, ma soprattutto di escludere altre condizioni infiammatorie potenzialmente confondenti che possono creare danno permanente all’organismo se non riconosciute.
Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica: http://sindromefibromialgica.it/