CONNETTIVITE

Le connettiviti indifferenziate (UCTD) sono condizioni cliniche caratterizzate da sintomi e segni tipici di una malattia autoimmune sistemica (chiamate anche connettiviti maggiori) che, tuttavia, non soddisfano i criteri per formulare una diagnosi di malattia autoimmune specifica, tipo Lupus Eritematoso Sistemico (LES), Sindrome di Sjogren, sclerodermia sistemica, Dermato-polimiosite, Artrite reumatoide.
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Le connettiviti indifferenziate (UCTD) sono condizioni cliniche caratterizzate da sintomi e segni tipici di una malattia autoimmune sistemica (chiamate anche connettiviti maggiori) che, tuttavia, non soddisfano i criteri per formulare una diagnosi di malattia autoimmune specifica, tipo Lupus Eritematoso Sistemico (LES), Sindrome di Sjogren, sclerodermia sistemica, Dermato-polimiosite, Artrite reumatoide.

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Come la maggior parte delle connettiviti, le UCTD colpiscono più frequentemente il sesso femminile in età fertile; i sintomi più frequenti sono articolari (artralgie, ossia dolore alle articolazioni o vera e propria artrite), costituzionali (febbre, stanchezza), vari tipi di manifestazioni cutanee e vascolari (in particolare il fenomeno di Raynaud), secchezza degli occhi e della bocca, alopecia (perdita localizzata di capelli), afte.

Le UCTD sono caratterizzate da elevazione degli indici di infiammazione, in particolare la VES e Proteina C Reattiva (PCR), e dalla positività di particolari esami chiamati Anticorpi anti Nucleo (ANA).

In alcuni casi le UCTD rappresentano il quadro clinico d’esordio di una connettivite maggiore verso cui evolvono in un arco di tempo variabile, ma più frequentemente compreso tra i primi 3-5 anni dalla comparsa dei primi sintomi. Per tale motivo il reumatologo programmerà visite di controllo ravvicinate nei primi 2 anni (almeno 3-4 volte all’anno) per cogliere subito l’eventuale viraggio verso una malattia ben specifica. In questi casi, l’evoluzione più frequente avviene verso il Lupus Eritematoso Sistemico. Tuttavia, nella maggior parte dei casi (fino ad oltre il 60%) le UCTD rimangono stabili nel tempo sia dal punto di vista clinico che laboratoristico.

Non esiste una terapia unica per le connettiviti indifferenziate, e non sempre è necessaria. Essa è decisa dal reumatologo in base ai sintomi e fastidi accusati dal singolo paziente. La sola alterazione degli esami di laboratorio, oltre a non indicare necessariamente una malattia, quasi mai necessita di trattamento specifico, ma solo di un attento controllo ambulatoriale.